Il colore in tavola: il viola

Cibo viola

21 Ottobre 2020   Professoressa Rigobello Alimentazione

Progetto in collaborazione con MASTER NUTRIPESA
Nutrizione di popolazione, Educazione e Sicurezza Alimentare
Università degli Studi di Padova

a cura della Prof.ssa Maria Pia Rigobello

I vegetali viola devono la loro colorazione alle antocianine (o antociani o antocianosidi) che hanno effetti positivi sul sistema visivo, sull’elasticità delle pareti dei vasi sanguigni che difendono dalla formazione di depositi di colesterolo e quindi dalla comparsa di processi aterosclerotici, e sulla funzionalità renale. Sono anche una buona fonte di vitamina C, di potassio e di magnesio.

L’estate sta terminando, ma ancora ci offre prodotti come quelli dal colore viola: viola come melanzane, mirtilli, susine e prugne, more, uva nera e ribes.

Melanzane

Partiamo dalle melanzane in tutte le loro varietà presenti da giugno ad ottobre come verdura di stagione: lunghe, tonde, viola etc. Precisiamo che le melanzane vanno mangiate cotte perché contengono tra l’altro la solanina che è un alcaloide con spiacevoli effetti collaterali. La cottura la elimina per la maggior parte. Ma la caratteristica principale da ricordare e che sono ricche di antiossidanti come le già citate antocianine, con proprietà anche benefiche sulla nostra salute, di vitamine del gruppo B e sono una discreta fonte di potassio. La melanzana cruda apporta solamente 18 kcal per 100 g, ma teniamo presente che la melanzana è costituita per oltre il 90 % da acqua e il resto è costituito da carboidrati, proteine e pochissimi grassi. Sono inoltre un’ottima fonte di fibre, soprattutto solubili. Stiamo invece attenti ai condimenti delle nostre ricette, perché l’apporto calorico potrebbe salire di molto in presenza di olio, burro, besciamella etc.

Uva nera

Mirtilli e more

I mirtilli sono ricchissimi di antiossidanti naturali e presentano inoltre anche un alto contenuto di vitamina A, C, E, e K. Tra gli antiossidanti ricordiamo anche in questo caso le antocianine, come la mirtillina (glucoside della delfinidina), che migliorano la parete dei capillari con un’azione vasoprotettrice, tannini con blanda azione anti-infiammatoria e vasocostrittrice, aiutando la circolazione sanguigna. In particolare il mirtillo nero ha maggior ricchezza in tannini, acidi folici, rispetto al mirtillo rosso, che peraltro presenta una elevata quantità di vitamina C e ferro. In generale, essendo i mirtilli ricchissimi di flavonoidi con ottime proprietà antiossidanti proteggono il nostro organismo dall’invecchiamento, dall’attacco dei radicali liberi che potrebbero danneggiare la struttura del nostro DNA e quindi aiutano anche a prevenire le malattie neuro degenerative. Inoltre migliorano la vista soprattutto per quanto riguarda la visione notturna, grazie alle antocianine che sono utili nella terapia della fragilità capillare dell’occhio. I mirtilli apportano poi benefici al fegato grazie alla vitamina C che aiuta a metabolizzare il colesterolo stimolando la formazione gli acidi biliari. Inoltre, come spesso ricordiamo, la ricchezza di vitamina C favorisce la biosintesi del collagene. In merito alle proprietà nutritive, i mirtilli contengono 45 kcal ogni 100 g. Oltre a tutti benefici fin qui descritti, tale frutto contiene una buona quantità di pectina (fino all’8%), una fibra particolarmente utile per il nostro apparato gastrointestinale.

Altra frutta viola

Susine e prugne si presentano in grande varietà e possono essere consumate sia crude che cotte. La loro caratteristica è di essere molto ricche di acqua (circa 90%) e fibre (in particolare di pectine) favorendo la funzionalità intestinale. 100 g di prugne apportano circa 42 kcal soprattutto per l’apporto glucidico e hanno un discreto contenuto in vitamine (A, C, E e K), antiossidanti tra cui l’acido clorogenico e numerosi elementi minerali tra cui potassio, sodio, fosforo, magnesio, calcio e ferro.

Uva nera ed in particolare uva fragola sono pronte per la nostra tavola. Quest’ultima deriva da Vitis labrusca, una vite americana che è diversa dalla Vitis vinifera da cui noi europei da sempre ricaviamo il vino. Pertanto l’uva fragola è solamente da tavola. In 100 g di uva fragola ci sono 67 kcal, di cui la quasi totalità fornite da circa 16 g di zuccheri. Abbiamo inoltre la presenza di vitamine, soprattutto la vitamina C e carotenoidi, precursori di vitamina A, elementi minerali come sodio e potassio e 1 g di fibre. C’è inoltre ricchezza di una molecola antiossidante come il resveratrolo, a cui molti studi attribuiscono un ruolo benefico sulla nostra salute.