
Progetto in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute dell’Università degli Studi di Padova.
A cura della Prof.ssa Rebecca Ricci
Medico Veterinario Nutrizionista, PhD
European Specialist in Veterinary and Comparative Nutrition
Professore Associato
Dipartimento di Medicina Animale Produzioni e Salute
Università degli Studi di Padova
e-mail: rebecca.ricci@unipd.it
L’arrivo dell’autunno, segnato dalle giornate che si accorciano e dalle temperature che si abbassano, porta con sé nuove sfide da affrontare per i proprietari di animali domestici e i loro amici a quattro zampe.
Durante il periodo di transizione fra una stagione e l’altra, in particolare, è importante che i proprietari prestino una maggiore attenzione ai loro animali, adattandone le abitudini alle nuove condizioni climatiche e prendendosi cura degli eventuali problemi causati dal cambio di stagione.
NUOVE ESIGENZE DEL CAMBIO DI STAGIONE
In primo luogo, devono essere considerate le conseguenze della variazione delle temperature. Se da una parte il clima più fresco avrà un impatto positivo sulla qualità di vita degli animali rispetto alle torride e afose giornate estive, è anche vero che l’arrivo del freddo può diventare problematico per animali con patologie osteoarticolari e per le razze a pelo corto e prive di sottopelo.
Soprattutto nel caso di questi animali, quando le temperature si abbasseranno ulteriormente, è importante fornir loro un riparo caldo e asciutto come un cuscino confortevole all’interno o una cuccia ben coibentata e sollevata da terra all’esterno.


ATTIVITA’ FISICHE ALTERNATIVE
Durante le passeggiate, poi, può diventare utile proteggerli con un impermeabile in caso di pioggia. Proprio per quanto riguarda le uscite all’aperto, il calo delle temperature associato a quello delle ore di luce determina spesso una riduzione dell’attività fisica svolta fuori casa. Sebbene sia comprensibile la tendenza a ridurre il numero o la durata delle passeggiate giornaliere rispetto ai mesi più caldi, è importante evitare che questa riduzione sia troppo drastica, cercando invece di garantire una routine costante nel tempo e che garantisca all’animale degli adeguati livelli di attività fisica da poter svolgere all’aperto. Inoltre, per compensare dell’eventuale minor tempo trascorso all’esterno è consigliabile aumentare le attività di gioco svolte dentro casa. In questo modo, si contribuirà non solo all’adeguato mantenimento della salute mentale dell’animale, mantenendolo impegnato e garantendogli sufficienti attività di sfogo, ma anche a quello della salute fisica e della condizione corporea ideale.
L’aumento del tempo trascorso in casa, accompagnato dall’aumentato appetito che spesso si nota nei nostri animali rispetto ai mesi estivi, può infatti indurre ad incrementare la frequenza di somministrazione di premi e spuntini fuoripasto; se queste kilocalorie aggiuntive non vengono bruciate tramite il necessario esercizio fisico, il rischio di sovrappeso diventerà concreto già nel giro di poche settimane.
CAMBIAMENTI DI PELO DEGLI ANIMALI
Le conseguenze del cambio di stagione si rendono particolarmente evidenti sul manto degli animali domestici.
Durante questo periodo è facile osservare la muta del pelo, che consiste in un infoltimento del mantello in vista dei mesi invernali. Ai fini di facilitare la muta, e altresì per diminuire la perdita di pelo in casa e i problemi di pulizia ad essa associati, diventa particolarmente importante spazzolare l’animale con l’adeguata frequenza, possibilmente quotidiana. Nel caso dei gatti, questo permette anche di ridurre la quantità di pelo che essi ingeriscono quotidianamente facendo grooming (leccandosi), evitando o riducendo l’entità dei sintomi gastro-intestinali che spesso vi sono associati. A seconda delle caratteristiche del pelo (e della capacità collaborativa dell’animale) si potrà scegliere lo strumento più adatto per svolgere questa pratica nel modo più efficiente possibile; esistono in commercio numerose opzioni fra cui spazzole, cardatori e guanti rimuovi-pelo che rappresentano le scelte più comuni. Infine, ma di certo non per importanza, è fondamentale assicurarsi che nella dieta siano presenti tutti i nutrienti necessari per sostenere una sana crescita del pelo, come proteine, vitamine ed acidi grassi essenziali della serie omega-6 e omega-3.
Si consiglia di rivolgersi al proprio Medico Veterinario, che sarà in grado di verificare se l’apporto di nutrienti e di energia forniti dalla dieta siano adeguati agli effettivi fabbisogni dell’animale.