Come gestire le richieste di cibo di cani e gatti

Cane affamato

19 Aprile 2020   dott.ssa Rebecca Ricci Amici animali

Progetto in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute dell’Università degli Studi di Padova.

A cura della dott.ssa Rebecca Ricci

Medico Veterinario Nutrizionista, PhD
European Specialist in Veterinary and Comparative Nutrition
Professore Associato
Dipartimento di Medicina Animale Produzioni e Salute
Università degli Studi di Padova
e-mail: rebecca.ricci@unipd.it

La richiesta insistente di cibo è una situazione che molti proprietari di cani e gatti si trovano ad affrontare nella quotidianità. Inoltre, nelle circostanze più ingestibili, i nostri animali arrivano anche a sviluppare una serie di cattive abitudini associate, come ad esempio rubare gli alimenti da sotto gli occhi del proprietario, elemosinare il cibo dagli estranei, oppure mangiare pattume trovato in giro, durante le passeggiate. Queste situazioni possono avere ripercussioni negative sulla salute di cani e gatti: se le richieste di cibo vengono assecondate troppo spesso dai proprietari, gli animali rischiano di ingrassare e di consumare una dieta sbilanciata; se cane e gatto si procurano autonomamente il cibo per soddisfare la propria voracità, rischiano di ingerire delle sostanze non idonee, esitando in vomito o diarrea.

Se un animale che ha sempre dimostrato un normale comportamento alimentare diventa improvvisamente vorace, è bene rivolgersi al proprio veterinario per assicurarsi innanzitutto che questo non sia dovuto ad una patologia sottostante. Infatti, l’aumento dell’appetito può essere collegato all’insorgenza di malattie di varia origine (come certe infestazioni parassitarie o alcune patologie gastroenteriche o malattie endocrine), oltre che all’assunzione di determinati farmaci (come cortisone o farmaci antiepilettici).

Se l’animale è in piena salute, invece, bisogna per prima cosa accertarsi di alimentarlo nelle giuste quantità con un alimento adatto a soddisfare tutti i suoi fabbisogni nutrizionali a seconda dell’età, della taglia, della condizione fisiologica e dello stile di vita.

Va ricordato che ci sono delle condizioni in cui l’aumento dell’appetito è normale e giustificato: è il caso di femmine in gravidanza o lattazione o di animali sottoposti a intenso esercizio fisico, per i quali l’incremento del consumo di cibo è dovuto all’aumentata spesa energetica. Una volta escluse le condizioni sopraelencate, l’aumento della richiesta di cibo potrebbe rappresentare un’alterazione del comportamento alimentare causata da fattori quali lo stress o la noia. Cosa fare dunque per prevenire e risolvere questo disturbo?

Cibo razionalizzato
Cane che gioca con la palla
  • Prediligere la suddivisione della razione giornaliera in almeno due o tre pasti suddivisi nel corso della giornata
  • Essere abitudinari e somministrare i pasti sempre alla stessa ora
  • Fornire adeguati stimoli come passeggiate e giochi durante la giornata, per evitare la noia
  • Evitare di consumare i propri pasti di fronte all’animale, in modo tale da non “ingolosirlo” e indurlo a elemosinare;
  • Quando l’animale elemosina, “ignorarlo” cercando di re-indirizzare la sua attenzione verso un’altra attività (un gioco, un momento di coccole…)
  • Utilizzare le cosiddette ciotole che rallentano la velocità con cui il cibo viene consumato.

Naturalmente, cambiare la relazione che un cane o un gatto ha con il cibo è un passaggio che non può avvenire da un giorno all’altro, ma richiede tempo e pazienza. Tuttavia, considerando la posta in gioco ovvero la salute fisica e il benessere mentale dei nostri amici a quattro zampe, ne vale sicuramente la pena.