
Progetto in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute dell’Università degli Studi di Padova.
A cura della dott.ssa Rebecca Ricci
Medico Veterinario Nutrizionista, PhD
European Specialist in Veterinary and Comparative Nutrition
Professore Associato
Dipartimento di Medicina Animale Produzioni e Salute
Università degli Studi di Padova
e-mail: rebecca.ricci@unipd.it
“Perché oggi non mangia?” Moltissimi proprietari di cani e gatti si saranno posti questa domanda almeno una volta. È infatti molto probabile che nel corso della loro vita i nostri animali vadano incontro a delle giornate in cui proprio non ne vogliono sapere di mangiare. Essendo un’alterazione del comportamento alimentare facile da rilevare, è naturale che i proprietari la notino prontamente ed inizino a preoccuparsi quando si verifica. Risulta quindi utile capire perché cani e gatti perdano l’appetito, in modo da distinguere le situazioni in cui non è necessario stare in apprensione da quelle in cui è bene richiedere l’intervento di un medico veterinario.
La prima cosa che dobbiamo chiederci è con quale frequenza si verifica l’inappetenza: se l’animale non mangia per più giorni consecutivi, o se l’inappetenza si ripresenta a intervalli di tempo distaccati ma con una certa frequenza, potrebbe essere opportuno far visitare l’animale dal medico veterinario. Esistono infatti numerose possibili cause, tra cui, ad esempio, problemi dentali o disturbi gastrointestinali di varia natura, che soltanto un’indagine appropriata potrà permettere di individuare e di intervenire. Allo stesso modo, quando l’animale salta pochi pasti ma gli episodi sono accompagnati da altri sintomi come vomito, diarrea, difficoltà respiratorie, tremori o salivazione, è bene farlo visitare da un medico veterinario.


Se siamo invece di fronte a un caso singolo di rifiuto del cibo, non legato ad altri segni di malessere, ovvero se l’animale non mangia ma continua a comportarsi normalmente e ritorna a mangiare nell’arco della stessa giornata o in quella successiva, non è necessario allarmarsi. Tuttavia, dovremmo comunque chiederci perchè si verificano queste perdite di appetito e cosa fare per prevenirle.
Innanzitutto, una dieta monotona può stancare l’animale: ecco dunque che variare i gusti o la tipologia di alimenti potrebbe ravvivare l’interesse verso il cibo del cane o del gatto. Il cibo avariato potrebbe non rendere l’animale propenso a consumarlo, pertanto controllare le date di scadenza e conservare gli alimenti in maniera idonea ci aiuta ad evitare il verificarsi di quest’eventualità.
Un’altra causa di mancanza d’appetito, che può essere risolta in autonomia dal proprietario, è rappresentata dalla gestione degli snack: eccedere con gli spuntini inevitabilmente influirà in maniera negativa sui pasti principali; di conseguenza, bisogna accertarsi che i fuoripasto vengano somministrati con moderazione da tutti i membri della famiglia.
Dopodiché vanno considerati tutti i fattori che possono causare ansia e stress nell’animale (la lontananza dal proprietario, l’arrivo di un nuovo animale, lo spostamento in una nuova casa per una vacanza o un trasloco, il rumore del temporale, etc.) perché possono facilmente portare a inappetenza. In questa evenienza, il supporto emotivo che può essere garantito dai proprietari è fondamentale perché il cane o il gatto impari a gestire, col tempo, il fattore stressante. Nei casi più difficili può essere utile ricorrere alla consulenza di un medico veterinario comportamentalista.