Il meglio della terza età nel cane del gatto – seconda parte

19 Ottobre 2020   Prof.ssa Rebecca Ricci Amici animali

Progetto in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute dell’Università degli Studi di Padova.

A cura della Prof.ssa Rebecca Ricci

Medico Veterinario Nutrizionista, PhD
European Specialist in Veterinary and Comparative Nutrition
Professore Associato
Dipartimento di Medicina Animale Produzioni e Salute
Università degli Studi di Padova
e-mail: rebecca.ricci@unipd.it

Benessere mentale

Nello scorso numero, abbiamo visto come alimentazione e attività fisica siano due elementi imprescindibili per garantire una felice terza età nei nostri animali domestici. Un altro aspetto fondamentale da considerare è la cura del loro benessere “mentale”, il quale è altrettanto importante per mantenere un cane o un gatto anziano in buona salute. I disturbi legati all’invecchiamento cerebrale, infatti, non colpiscono soltanto gli esseri umani: se è conoscenza diffusa il fatto che i gatti anziani vadano spesso incontro a problematiche renali o che un cane su due oltre i 10 anni sviluppi un tumore, le patologie che riguardano la sfera cognitiva vengono invece spesso trascurate.

Le malattie neurodegenerative nell’uomo, come ad esempio il morbo di Alzheimer e la demenza senile, sono ormai da tempo entrate nel linguaggio comune quando si parla di persone anziane; al contrario, meno si sa e meno si parla della disfunzione cognitiva canina e felina, ovvero quel fenomeno di declino delle capacità cognitive che può colpire cani e gatti in età senile. I sintomi più frequenti sono disorientamento, amnesie (relative a luoghi, oggetti, comandi), cambiamenti improvvisi di abitudini consolidate, socialità alterata, stati ansiogeni, variazioni nei cicli del sonno; nei casi più gravi l’animale arriva a non riconoscere più il suo proprietario. Al momento si ritiene che questa sindrome comportamentale legata all’invecchiamento colpisca fra il 10 e il 20% dei cani e gatti anziani, e può insorgere anche prima dei 10 anni d’età. Purtroppo non esiste alcuna cura e l’unica cosa che si può fare è imparare a comprendere e gestire questa condizione per conviverci nel modo più sereno possibile, grazie anche al supporto di un medico veterinario esperto in comportamento.

Gioco di attivazione mentale

La buona notizia, tuttavia, è che si può agire in termini preventivi. Sebbene non abbiamo modo di impedire l’insorgenza del declino cognitivo senile, possiamo cercare di ridurne la velocità e l’entità della progressione. Ancora una volta, il punto di partenza è rappresentato dall’alimentazione: diversi studi hanno dimostrato l’efficacia “anti-invecchiamento” di diete arricchite con nutrienti dotati di proprietà antiossidanti o antinfiammatorie come le vitamine E e C, i polifenoli e gli acidi grassi omega-3. Per includerli nella dieta, è possibile utilizzare frutta e verdura fresca come snack, e si può consultare il Medico Veterinario di fiducia che saprà consigliare degli integratori specifici per animali anziani.

Oltre a curare l’alimentazione, è altrettanto importante “mantenere allenato” il cervello di cani e gatti fornendo quotidianamente una serie di stimoli, come i giochi cosiddetti “di attivazione mentale” (ossia dei “rompicapo” che l’animale deve risolvere per ottenere un premio nascosto) e le interazioni con altre persone e altri animali; le passeggiate possono anche includere distanze più brevi, ma devono concedere al cane più tempo di annusare, esplorare e riconoscere l’ambiente che lo circonda.

Per concludere, con l’arrivo della terza età si manifestano nuove esigenze per i nostri amici a quattro zampe, con conseguenti nuove abitudini e potenziali difficoltà d’adattamento, tanto loro quanto nostre. La bellezza di queste difficoltà sta nella possibilità di tradurle in nuove sfide da affrontare, in nuovi ricordi da creare, in nuovi passi da compiere assieme in una nuova fase della loro – e della nostra – vita. Nessuno lo espresse meglio di Emily Dickinson: “Con gli anni non si diventa più vecchi, ma ogni giorno più nuovi”.