Il meglio della terza età nel cane e nel gatto – prima parte

Cane con occhiali

5 Ottobre 2020   Prof.ssa Rebecca Ricci Amici animali

Progetto in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute dell’Università degli Studi di Padova.

A cura della Prof.ssa Rebecca Ricci

Medico Veterinario Nutrizionista, PhD
European Specialist in Veterinary and Comparative Nutrition
Professore Associato
Dipartimento di Medicina Animale Produzioni e Salute
Università degli Studi di Padova
e-mail: rebecca.ricci@unipd.it

Chiunque abbia avuto la fortuna di convivere con un cane o un gatto anziano, è ben consapevole di quanto gratificante, seppur delicata, possa essere la terza età. Durante l’ultima fase della loro vita, i nostri amici a quattro zampe si muovono di meno, dormono di più, registrano un declino delle funzioni cognitive e sensoriali (specialmente della vista e dell’udito), e sviluppano con più facilità una serie di patologie che vanno dall’artrosi al cancro. Nonostante tutto ciò, questo rappresenta uno dei periodi più belli della relazione uomo-animale, sicuramente il più intimo e profondo. Potrà non esserci più la giocosità del cucciolo, né la fierezza dell’adulto, ma subentra una dolcezza che soltanto i musi imbianchiti sanno regalare. Per fare in modo che i nostri animali abbiano una vecchiaia felice e mantengano la loro vitalità, è necessario da parte nostra mettere in atto dei comportamenti e prendere in considerazione delle precauzioni che possono derivare soltanto da un’appropriata conoscenza delle necessità legate alla terza età del cane e del gatto.

 

Alimentazione

Qualità, prima ancora di quantità, deve essere la parola d’ordine per gli ultimi anni dei nostri animali domestici. Il primo passo in questa direzione è rappresentato, come sempre, da una sana e corretta alimentazione. Sia che si scelga una dieta commerciale, sia che si preferisca una dieta casalinga, la razione deve essere bilanciata tenendo presente gli specifici fabbisogni di questi soggetti. A un animale anziano deve essere garantito un adeguato apporto di tutti i nutrienti essenziali, forniti in quantità aumentate o diminuite rispetto a quelle assunte in giovane età a seconda della tipologia, per agevolare un metabolismo che può divenire meno efficiente nel tempo. Inoltre, è bene arricchire la dieta con i nutrienti che assumono una grande importanza in questa fase, come gli antiossidanti e gli omega-3 che aiutano a rallentare o contrastare i segni dell’età. Infine, i sensi meno spiccati potrebbero portare a un mancato interesse verso il cibo che l’animale ha sempre mangiato, richiedendo il passaggio a dei pasti più appetitosi. Per questo motivo sarebbe opportuno preferire la somministrazione di mangimi dedicati (li riconosciamo per la dicitura “senior” riportata in etichetta), oppure fare riferimento a un medico veterinario nutrizionista per l’appropriata formulazione della dieta casalinga. Anche il consumo d’acqua va monitorato, prestando attenzione sia alle diminuzioni che agli aumenti, potenziale indice dell’insorgenza di un nuovo disturbo.

Gatto anziano che mangia

Attività fisica

Il secondo fondamentale aspetto da prendere in considerazione è l’attività fisica: è naturale che essa si riduca con l’età, ma non deve essere mai assente. La salute dell’apparato cardio-circolatorio, il preservamento della massa muscolare, ed anche il benessere psicologico degli animali sono direttamente correlati al movimento. Tuttavia, non bisogna forzare l’animale a compiere un esercizio fisico che sia ormai fuori dalla sua portata, sia in termini di durata che di tipologia; piuttosto, andrebbe preferita un’attività blanda come ad esempio una passeggiata tranquilla, da effettuare in sessioni brevi, magari più volte al giorno. Nei soggetti con artrosi in particolar modo, è bene evitare movimenti bruschi e improvvisi (soprattutto “a freddo”, dopo che l’animale ha passato molto tempo fermo a riposare) e tutte le attività che comprendano salire e scendere (le scale, l’auto, il divano). Per i cani di grandi dimensioni, sono disponibili in commercio degli appositi scivoli che consentono loro di entrare comodamente in macchina preservando la salute osteoarticolare, e ai proprietari di mantenere la salute della propria schiena!

 

Gestione del comportamento

Il terzo pilastro per una serena terza età canina e felina è rappresentato da un adeguata gestione del comportamento. Nel prossimo numero vedremo infatti i cambiamenti che possono interessare gli animali domestici anziani, e le relative modalità per prevenirli ed affrontarli.