La frutta come spuntino rinfrescante per cani e gatti

Cane con la frutta

5 Maggio 2020   Prof.ssa Rebecca Ricci Amici animali

Progetto in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute dell’Università degli Studi di Padova.

A cura della Prof.ssa Rebecca Ricci

Medico Veterinario Nutrizionista, PhD
European Specialist in Veterinary and Comparative Nutrition
Professore Associato
Dipartimento di Medicina Animale Produzioni e Salute
Università degli Studi di Padova
e-mail: rebecca.ricci@unipd.it

Durante le calde giornate estive, è naturale per noi trovare refrigerio e sollievo nella consumazione di frutta fresca. Ma che dire a proposito di cani e gatti? Possiamo utilizzare la frutta come rinfrescante snack estivo anche per loro?

Assolutamente sì, e molto spesso anche loro la adorano. La prima cosa da fare, però, è accertarsi di non somministrare al proprio animale un alimento potenzialmente tossico. Bisogna quindi ricordarsi sempre la breve lista dei frutti “proibiti” per i nostri amici a quattro zampe, ossia uva e uvetta, ribes, avocado e noci di macadamia: l’uva e l’uvetta, come il ribes, possono risultare tossiche per i reni dei nostri animali domestici; l’avocado contiene una tossina chiamata persina che causa vomito e diarrea; l’ingestione di noci di macadamia fa insorgere debolezza, tremori e febbre oltre a stimolare il vomito. In generale, è comunque consigliabile evitare la frutta secca più difficile da digerire per cani e gatti (mandorle, pistacchi, castagne) e non esagerare con gli altri tipi di frutta secca come noci e arachidi che non devono mai essere salate, speziate o tostate. È altrettanto importante prestare particolare attenzione ai frutti contenenti semi e noccioli, che potrebbero causare occlusioni intestinali. Non bisogna dare mai all’animale il frutto intero, ma soltanto la polpa precedentemente separata dal nocciolo. L’altro fondamentale motivo per cui bisogna sempre togliere il nocciolo prima di dare il frutto (che si tratti di ciliegie, pesche, albicocche, prugne, mela, etc.) al cane o al gatto è rappresentato dal fatto che questa parte del frutto contiene l’amigdalina, una sostanza che una volta metabolizzata porta alla formazione dell’acido cianidrico, ovvero l’acido che compone il cianuro.

Cane mangia la mela
Cane e frutta

Una volta chiarito ciò che i nostri animali non possono mangiare, quali sono invece i frutti che si possono usare per preparare loro una gustosa merenda estiva?

  • Anguria e melone: una volta rimossi i semi, sono un’ottima fonte di acqua per mantenere l’animale idratato durante le giornate più afose;
  • Banana: grande fonte di potassio, soprattutto i cani la apprezzano per il suo gusto dolciastro;
  • Mirtilli e lamponi: per una merenda saporita e ricca di antiossidanti;
  • Mele, pere, pesche, albicocche, prugne, susine, mango: vanno bene ma sempre rimuovendo il nocciolo o i semi;
  • Arance: in generale con gli agrumi è bene mantenersi bassi con le quantità, per evitare di provocare disturbi gastrointestinali;
  • Ananas: è una buona fonte di bromelina, sostanza dalla proprietà antinfiammatorie e benefiche per l’intestino;
  • Fragole: una manciata di fragole possono rappresentare un perfetto spuntino ricco di minerali, specialmente di ferro il cui assorbimento è potenziato dall’altrettanto elevato contenuto di vitamina C;
  • Kiwi: in piccole quantità, perché la sua fibra può avere effetti lassativi.

Nonostante i benefici dell’integrazione di questi alimenti nella dieta di cani e gatti, la parola chiave quando si tratta di frutta è moderazione, perché l’esagerazione può esitare in disturbi gastrointestinali come feci molli o diarrea o nell’apporto di zuccheri e kilocalorie in eccesso.