La Toelettatura del Gatto

7 Febbraio 2022   Prof.ssa Rebecca Ricci Amici animali

Progetto in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute dell’Università degli Studi di Padova.

A cura della Prof.ssa Rebecca Ricci

Medico Veterinario Nutrizionista, PhD
European Specialist in Veterinary and Comparative Nutrition
Professore Associato
Dipartimento di Medicina Animale Produzioni e Salute
Università degli Studi di Padova
e-mail: rebecca.ricci@unipd.it

È risaputo che i gatti sono animali estremamente puliti ma che, allo stesso tempo, non gradiscono il contatto con l’acqua.

I gatti preferiscono lavarsi leccandosi e lisciandosi il pelo con l’uso della lingua e, benché questa procedura naturale sia spesso sufficiente, in certi casi può essere utile o perfino necessario il nostro intervento.

La pulizia “autonoma” dell’animale potrebbe non bastare, ad esempio, quando esso si trova nei periodi di muta del pelo, quando si sporca la pelliccia dopo essere stato all’aperto, o quando è infestato da parassiti del pelo e della cute.

 

TOELETTATURA – CARATTERISTICHE E FUNZIONAMENTO

La toelettatura regolare del gatto da parte del proprietario mediante spazzolamento e lavaggio periodico è importante perché consente di eliminare i peli inerti dal mantello, i quali altrimenti verrebbero rimossi e ingeriti dall’animale stesso.

I peli ingeriti possono accumularsi nello stomaco portando alla formazione delle cosiddette “palle di pelo” che il gatto tenterà di espellere vomitando, ma che possono anche proseguire lungo il tratto gastroenterico e causare stitichezza o addirittura ostruzioni intestinali.

Sebbene esistano delle opzioni terapeutiche quali paste o mangimi che favoriscono l’eliminazione dei boli di pelo, è preferibile agire in prevenzione rimuovendo il pelo in eccesso prima che venga ingerito.

La frequenza con cui va effettuata la toelettatura del gatto dipende dallo stile di vita dell’animale (ad esempio se esce all’esterno è più probabile che si sporchi), dal tipo di mantello (nei gatti col pelo lungo è richiesta una cura maggiore) e dalla stagione dell’anno (nei periodi della muta il ricambio del pelo è accelerato).

Per quanto riguarda i gatti a pelo corto, si consiglia di spazzolarli con una cadenza settimanale, mentre nel caso dei gatti a pelo semilungo almeno due o tre volte alla settimana; infine, i gatti a pelo lungo potrebbero richiedere una spazzolatura quotidiana.

In aggiunta alla spazzolatura, è importante effettuare periodicamente anche dei bagni.

Per questa operazione ci si può rivolgere a dei toelettatori professionisti, come si fa anche con i cani; tuttavia, molti gatti non amano essere maneggiati da “sconosciuti”, motivo per cui l’adempimento di questo onere cadrà inevitabilmente sulle spalle del proprietario.

CONSIGLI PER LAVARE AL MEGLIO I GATTI

Un buon punto di partenza consiste nell’abituare i gatti al contatto con l’acqua fin da quando sono piccoli, perché un adulto che non è mai stato abituato al bagno potrebbe vivere quest’esperienza in modo traumatico e reagire con graffi e morsi.

Si consiglia l’utilizzo di una bacinella abbastanza grande per contenere il gatto e un po’ di acqua tiepida.

Con dei movimenti delicati, si può procedere a bagnare l’animale aggiungendo dello shampoo specifico per gatti (ne esistono diversi tipi in commercio ed è preferibile utilizzare quelli formulati apposta per lo specifico tipo di mantello dell’animale), evitando di far entrare in contatto lo shampoo con gli occhi, le orecchie e la bocca.

Si procede quindi con la rimozione dello shampoo sempre attraverso l’uso di acqua tiepida e con la successiva asciugatura.

Quest’ultima si può effettuare prima con l’uso di un asciugamano e poi con un asciugacapelli, facendo attenzione a non mantenere lo strumento troppo vicino alla cute dell’animale e a impostare una temperatura moderata. Una volta che il pelo del gatto è completamente asciutto, si procede con l’ultima fase della toelettatura, ovvero la spazzolatura, che è consigliato eseguire in una prima fase con una spazzola a denti larghi, e quindi con un pettine a trame più fitte.

Nei casi più complicati in cui il gatto rifiuta in ogni modo il contatto con l’acqua, l’utilizzo di uno shampoo secco può comunque garantire un’adeguata pulizia del pelo dell’animale.