Quanto devono dormire i Nostri Cani e Gatti?

5 Novembre 2021   Prof.ssa Rebecca Ricci Amici animali

Progetto in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute dell’Università degli Studi di Padova.

A cura della Prof.ssa Rebecca Ricci

Medico Veterinario Nutrizionista, PhD
European Specialist in Veterinary and Comparative Nutrition
Professore Associato
Dipartimento di Medicina Animale Produzioni e Salute
Università degli Studi di Padova
e-mail: rebecca.ricci@unipd.it

Siamo abituati a parlare spesso di come il sonno influenzi la nostra qualità di vita, discutendo di argomenti come il numero di ore di sonno ideali, l’utilità del riposino pomeridiano, l’ora a cui andare a dormire e quella a cui alzarsi, i problemi legati all’insonnia e molto altro ancora. Ma che dire a questo proposito dei nostri animali domestici?

 

Sonno negli Animali Domestici:

Innanzitutto, va specificato come la funzione principale del sonno sia la stessa anche nei nostri amici a quattro zampe, ovvero quella di garantire il riposo ed un recupero tanto fisico quanto mentale; inoltre, proprio come per le persone, il sonno è fondamentale per migliorare l’apprendimento e la memorizzazione nel lungo termine.

Quante ore dovrebbero dormire cani e gatti? In media, si ritiene che i cani adulti debbano dormire almeno 12-14 ore al giorno, mentre nel caso dei cuccioli è necessaria qualche ora in più, arrivando fino a 18 ore al giorno quando sono particolarmente piccoli. Nel gatto il numero è molto simile al cane, dato che in media si parla di 14-16 ore al giorno; tuttavia, nei gattini o nei soggetti anziani questo numero può aumentare fino a 20 ore.

La differenza principale rispetto all’uomo sta nella distribuzione delle ore di sonno nel corso della giornata: se la gran parte di noi è abituata ad un’unica lunga dormita (“sonno monofasico”) o al massimo a due sessioni (“sonno bifasico”), la storia evolutiva dei nostri amici a quattro zampe li ha portati a sviluppare una gestione del riposo diversa, con la distribuzione delle ore di sonno in tante piccole dormite sparse nel corso delle 24 ore (“sonno polifasico”), sebbene anche nel loro caso la dormita più lunga sia proprio quella notturna. Quest’ultimo particolare, in realtà, è vero per i cani ma molto spesso non lo è per i gatti: alla maggior parte dei proprietari di gatti sarà capitato di essere svegliati dai loro animali più di una volta nel corso della notte, e in particolar modo alla mattina presto.

Comportamenti Generazionali:

Questo è un retaggio che trova spiegazione nel comportamento dei loro predecessori. Infatti, gli antenati degli attuali cani domestici vivevano in gruppo e ciò consentiva loro di cacciare di giorno sfruttando la superiorità numerica, quindi buona parte delle ore notturne poteva essere riservata al riposo; al contrario, i predecessori dei gatti moderni si comportavano da predatori solitari e pertanto non potevano permettersi di “sprecare” le ore notturne dormendo, ma dovevano sfruttare il buio per cacciare e cogliere di sorpresa le loro prede. In particolare, le ore in cui la visibilità diminuisce sono quelle migliori per la caccia, motivo per cui i gatti sono animali definiti “crepuscolari”, ed ecco perché è proprio in corrispondenza di tramonto ed alba che sono generalmente più attivi. Inoltre, dato che la loro dieta si basava su prede di piccole dimensioni, per soddisfare i loro fabbisogni non si nutrivano soltanto due o tre volte al giorno, ma una volta ogni due o tre ore, notte compresa. Per questo motivo è consigliabile alimentare il gatto ad libitum, ovvero lasciandogli sempre dell’alimento a disposizione nella ciotola; in questo modo potrà gestirselo come meglio preferisce, andandone a mangiare piccole quantità quando lo desidera, anche in orario notturno. E’ bene tuttavia ricordare che tale regime alimentare non consiste nel riempire la ciotola ogni qual volta la si vede vuota, altrimenti un gatto particolarmente famelico e sedentario finirà inevitabilmente per ingrassare.

 

Si Consiglia di chiedere al proprio Medico Veterinario, in questo modo sarete aiutati nella selezione dell’alimento più adeguato al vostro animale, nella quantità da somministrargli, e nella modalità di somministrazione che più si adatta alle sue esigenze.