Le vaccinazioni nel cane e nel gatto

7 Maggio 2021   Prof.ssa Rebecca Ricci Amici animali

Progetto in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute dell’Università degli Studi di Padova.

A cura della Prof.ssa Rebecca Ricci

Medico Veterinario Nutrizionista, PhD
European Specialist in Veterinary and Comparative Nutrition
Professore Associato
Dipartimento di Medicina Animale Produzioni e Salute
Università degli Studi di Padova
e-mail: rebecca.ricci@unipd.it

La profilassi dei vaccini

I vaccini rappresentano il migliore strumento per prevenire la diffusione delle malattie infettive, tanto nelle persone quanto negli animali domestici. Fortunatamente cani e gatti non hanno bisogno di essere vaccinati per il Covid-19, tuttavia per molte altre malattie infettive che colpiscono cani e gatti è necessario eseguire una profilassi vaccinale specifica.

In generale i vaccini si possono distinguere in obbligatori e facoltativi, ma tale distinzione può variare in base all’area geografica o all’anno corrente poiché certe malattie infettive sono presenti soltanto in certe aree o in certi lassi di tempo. Naturalmente la fase più importante per la vaccinazione è rappresentata dai primi mesi di vita degli animali, ma anche nel corso dell’età adulta è importante continuare la profilassi facendo i richiami necessari secondo gli intervalli temporali previsti. Fino a che non sono stati vaccinati, è meglio evitare che i cuccioli vengano esposti a contatto con cani adulti che potrebbero causare il contagio con delle complicazioni anche potenzialmente fatali. Infatti, la protezione immunitaria fornita ai cuccioli grazie agli anticorpi materni contenuti nel latte si riduce nel tempo scomparendo con lo svezzamento, motivo per cui soltanto con le vaccinazioni i cuccioli saranno protetti dagli agenti infettivi più comuni e pericolosi.

I vaccini obbligatori per i cani

Attualmente i vaccini obbligatori nel caso dei cani sono quelli per il cimurro, la parvovirosi e l’epatite infettiva; in più esistono numerosi vaccini facoltativi, che è consigliato eseguire quando il Medico Veterinario ne suggerisce l’utilizzo a seconda della zona in cui vive l’animale e il rischio che possa essere esposto all’agente infettivo. I vaccini facoltativi sono invece quelli per la rabbia, la leptospirosi, la leishmaniosi, la parainfluenza, la malattia di Lyme. Questa categorizzazione fra obbligatori e facoltativi non è fissa e costante nel tempo, e all’estero potrebbe essere richiesta come obbligatoria una vaccinazione che in Italia risulta facoltativa, quindi prima di viaggiare con l’animale verso qualsiasi destinazione è fondamentale procedere con la profilassi vaccinale appropriata. Ad esempio, il vaccino per la rabbia è obbligatorio per ottenere il passaporto del cane.

Generalmente nella stessa formulazione sono contenuti più vaccini (i cosiddetti trivalente, tetravalente o polivalente), mentre per alcuni (ad es. il vaccino per la rabbia) viene eseguita un’iniezione singola a parte.

 

I richiami

Dopo la prima vaccinazione e i due richiami che si eseguono quando l’animale è cucciolo (dalla sesta alla sedicesima settimana di vita), generalmente va fatto un ulteriore richiamo all’anno di età, dopodiché si procede con i richiami ogni tre anni. Non è più consigliato il richiamo annuale in quanto è stato dimostrato che l’immunità determinata dai vaccini obbligatori dura per almeno un triennio. Invece, per alcuni dei vaccini facoltativi, i protocolli attuali prevedono un richiamo annuale.

 

I vaccini obbligatori per i gatti

Nel caso del gatto, i vaccini obbligatori sono quelli per la rinotracheite, la calicivirosi e la panleucopenia; in aggiunta a questi, le ulteriori possibili vaccinazioni che si possono eseguire facoltativamente sono quelle per la leucemia felina, la peritonite infettiva felina e la rabbia. Le tempistiche sono simili a quelle applicate nei cani, così come è altrettanto importante eseguire i richiami nei gatti che vivono all’aperto o che hanno accesso all’esterno; per i gatti che vivono esclusivamente in casa, invece, va valutata insieme al proprio Medico Veterinario la necessità di eseguire i vari richiami a seconda della possibilità che l’animale entri in contatto con gli agenti infettivi: per gli animali che vivono al chiuso e non hanno contatti con altri animali, il rischio di infezione è infatti molto più basso.

 

I benefici dei vaccini

Come nel caso delle persone, i benefici che derivano dai vaccini sono molto superiori a qualsiasi effetto collaterale, che comunque sono rari e di lieve entità. La vaccinazione risulta essere pertanto la migliore strategia preventiva nei confronti delle malattie infettive, motivo per cui quando si adotta un cucciolo o un gattino è fondamentale riferirsi al Medico Veterinario per eseguirla; altrettanto importante è continuare con la profilassi anche durante l’età adulta dell’animale seguendo le tempistiche e le modalità consigliate dal Medico Veterinario.