
Progetto in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute dell’Università degli Studi di Padova.
A cura della Prof.ssa Rebecca Ricci
Medico Veterinario Nutrizionista, PhD
European Specialist in Veterinary and Comparative Nutrition
Professore Associato
Dipartimento di Medicina Animale Produzioni e Salute
Università degli Studi di Padova
e-mail: rebecca.ricci@unipd.it
Dall’esperienza maturata nella pratica ambulatoriale, appare evidente che tra i proprietari dei nostri pet esistono molte verità ma anche molti miti da sfatare riguardo l’impiego degli alimenti, così come sulla loro modalità di cottura e sulle proprietà nutrizionali degli stessi.
Caratteristiche ed impiego del Latte:
Il latte è un alimento ricchissimo di nutrienti e rappresenta un’ottima fonte di proteine, vitamine e minerali.
Le caratteristiche del latte, come ad esempio la quantità di proteine e grassi, possono variare sostanzialmente in base all’animale che lo ha prodotto, il livello di scrematura e il tipo di trattamento termico subìto per migliorarne la conservazione. Per quanto riguarda il profilo mineral-vitaminico in particolare, nel latte sono notoriamente presenti quantità considerevoli di calcio e fosforo, vitamine del gruppo B, e anche le vitamine A e D in quello intero.
Il latte non solo è un alimento importante già allo stato liquido, ma mediante vari procedimenti può essere trasformato in tanti altri prodotti con una propria identità dal punto di vista nutrizionale, come lo yogurt e i formaggi.
Dal momento che il latte contiene il lattosio, non si presta come alimento ideale nella dieta del cane e del gatto adulti.
Il lattosio è uno zucchero naturalmente presente nel latte di tutte le specie, quindi anche in quello della cagna e della gatta, e viene digerito grazie ad un enzima prodotto a livello intestinale chiamato “lattasi”.
I nostri animali, una volta cresciuti, perdono la capacità di produrre l’enzima lattasi, pertanto se ne assumono una quantità eccessiva rischiano di sviluppare dei fastidiosi sintomi gastrointestinali tipici dell’intolleranza come dolore addominale, flatulenza e diarrea. Questo accade perché il lattosio non assorbito passa nell’ultimo tratto dell’intestino dove viene fermentato ad opera dei batteri della flora microbica. Non tutti i cani e gatti adulti sono intolleranti al lattosio, ce ne sono alcuni che possono continuare a consumare latte e derivati senza che insorgano grossi problemi.
Dove si trova il Lattosio:
Il lattosio è contenuto principalmente nel latte e nei latticini freschi, mentre si trova in misura molto minore in yogurt, formaggi stagionati e latte ad alta digeribilità.
Qualche cucchiaino di yogurt (intero o magro, bianco o alla frutta) può diventare un gustoso snack con cui far fare loro uno spuntino salutare. La ricotta e i fiocchi di latte, invece, sono ottime fonti di proteine che possono essere utilizzate in alternativa o in associazione ad altre fonti proteiche di origine animale (i.e. carne, pesce). I formaggi sono tendenzialmente sconsigliati, invece, per il loro elevato contenuto energetico e lipidico.
La somministrazione sporadica dei latticini in un cane o gatto sano e nel suo peso ideale non rappresenta un problema, ma se si vogliono introdurre regolarmente come parte della dieta sarebbe opportuno chiedere il parere di un Medico Veterinario Nutrizionista.
L’utilizzo del latticino come fonte di calcio e altri nutrienti al fine di integrare la dieta del cane o del gatto può non essere una scelta appropriata.
Se l’animale già consuma un mangime commerciale completo e bilanciato non necessita di ulteriori integrazioni, mentre se consuma una dieta casalinga le carenze riguardano numerosi minerali e vitamine, pertanto l’impiego di tali prodotti non risulterebbe sufficiente.
Se il nostro cane o gatto dopo il consumo di latte o derivati dovesse dimostrare dei disturbi al tratto gastroenterico come quelli già citati (e.g. flatulenza e diarrea), si sconsiglia l’inclusione di questi alimenti nella sua dieta.

